"Goldstein conducted with a languorous but not languid grace…"
Opera Britannia - Nicola Lischi
"Sul podio, a guidare un’eccellente Orchestra della Toscana, il M° Carlo Goldstein (…) la grande attenzione che ha dimostrato non solo ai cantanti ma quasi ad ognuno dei singoli orchestrali chiedendo di mostrare attraverso il proprio, fondamentale contributo quella “magia” che si nasconde nella partitura di Bizet, ha convinto il pubblico che gli ha tributato generosi e meritati applausi lungo tutto il corso dei quattro atti per poi accoglierlo, con una ovazione, sulla ribalta al termine dell’opera."
"Obviously a critically informed performance of an opera, let alone one such as Carmen, is only helpful if it does not remain a mere exercise in scholarship but is translated into a real living theatrical experience, which is what happened in Lucca. First of all, most of the merit must be credited to Carlo Goldstein, a young conductor who emerged only four years ago after winning the International Conducting Competition of Graz and has since then appeared in some of the most important opera companies and concert halls in Europe. Supported by the distinguished Orchestra della Toscana, he conducted with impulsiveness and colour, while still favouring relatively relaxed tempos, never forgetting that despite the tragic dénoument, Carmen is still an opéra-comique, and that it’s not its fault if early on it came to be viewed as the prototype of Verismo opera and thereby falsified. Goldstein conducted with a languorous but not languid grace, which for many critics defines the difference between Bizet’s opera and the tempestuous and exotic novella on which it is based. Rhythmic vitality within a framework of coherent tempos, without schizophrenic gear switching between the first 'lighter' two acts and the remaining 'darker' ones, as it often happens with this opera, or extreme turning up and down the volume handle, were the emblem of his approach to this opera. One example for all: he started the 'Chanson bohème' as the Andantino prescribed by the composer, and continued to follow Bizet’s wishes, moving to a Tempo animato exactly where indicated, to speed up to an orgiastic tempo only towards the very end, with marvellous, hypnotic effect."
"Ancora ovazioni per la Carmen prodotta dalla Fondazione Goldoni.
Otto minuti di applausi finali con numerosi riconoscimenti a scena aperta per tutta la rappresentazione, hanno salutato il felicissimo debutto della Carmen realizzata dalla Fondazione Goldoni al Teatro Del Giglio di Lucca, che ha inaugurato con un tutto esaurito l’apertura della propria stagione lirica. (…) Consensi del pubblico lucchese e bel successo personale di Carlo Goldstein."
"Sul podio c'è il giovane triestino Carlo Goldstein, un nome nuovissimo tra i direttori: se orchestra e solista sono una conferma, lui è la sorpresa. Il fraseggio del Concerto K413 è vivace e parlante, il Finale del Concerto K414 sembra avere addirittura l'argento vivo addosso, nonostante un tempo tutt'altro che rapido…"
"…the admirable Orchestra of Padua and Veneto; and Carlo Goldstein, their conductor, ensures they respond (…) with equal warmth and sensitivity. Mozart's K415 is, for me, the finest of these works, and I have never heard a performance that so completely realises its charm without attempting to import any spurious grandeur - always a risk with Mozart's large works in C major."
"Pur all’interno di una programmazione complessiva di grande qualità come quella dell’edizione 2012 del Festival della Valle D’Itria non si può negare che la rielaborazione, per il pubblico del XXI Secolo, di Daniela Terranova e Fabio Ceresa dell’Orfeo di Luigi Rossi sia stato il vero asso vincente della manifestazione. (…) Ottimo il lavoro di Carlo Goldstein che ha diretto splendidamente l’Orchestra Internazionale d’Italia e ha fatto sì che l’opera acquistasse una piacevolezza e una scorrevolezza assolute e arrivasse, nella sua sostanza, con forza ad un pubblico che alla fine ha tributato al lavoro, ai suoi autori, agli interpreti un’autentica ovazione."
"…und das junge internationale Sängerensemble gibt unter der souveränen Leitung von Carlo Goldstein zumindest stimmlich sein Bestes..."
"A guidare il tutto il giovane Maestro Carlo Goldstein, al suo esordio a Martina. Ha saputo realizzare il passo giusto per esaltare l’incisività e la insinuante varietà della partitura affidata all’Orchestra Internazionale d’Italia…"
"Uno spettacolo raffinatissimo e colto, audace e originale, questo Orfeo rielaborato dalla sensibilità contemporanea. (…) L’Orchestra Intenazionale d’Italia diretta valorosamente dal giovane ed eccellente milanese direttore Carlo Goldstein (…) I numerosi applausi sono stati la prova del godimento del pubblico e del successo di questa rappresentazione veramente ben riuscita."
"A dirigere il concerto era il giovane Carlo Goldstein, che dopo la vittoria del primo premio all'International Conducting Competition di Graz, ha iniziato una brillante carriera che lo ha già portato a dirigere in sale e teatri prestigiosi. Un giovane di grande talento, che ha condotto il concerto senza sbavature, manifestando una bella personalità e una volontà costante orientata ad entrare nello spirito dei brani, senza dare troppo peso alla tradizione interpretativa. L'Orchestra (…) lo ha coadiuvato egregiamente…"
"Si è tenuto l’ultimo dell’anno il concerto di fine anno del Teatro Verdi, un concerto nel solco della tradizione dell’operetta e dei valzer viennesi. A dirigerlo il giovane direttore triestino Carlo Goldstein... Interessante l’impaginato da lui diretto che ha alternato pagine tradizionali ad alcuni inserti inusuali. (…) Molto buona la direzione di Goldstein, che ha ben ricreato l’atmosfera giusta del valzer viennese. Successo trionfale del concerto, con il Verdi completamente pieno ed applausi scroscianti. Non potevano mancare due bis, una Danza Ungherese di Brahms e la tradizionale Radetzky Marsch di Johann Strauss sr."
"Recarsi a Novara per Il Matrimonio Segreto fa rivivere suggestioni degne d’altri tempi. (…) Lo spettacolo è stato di alto livello, molto curato e di felice riuscita sia nella parte più propriamente musicale sia in quella registica. In particolare il direttore, Carlo Goldstein, ha guidato orchestra e cantanti con grande padronanza della partitura; e l’Orchestra Filarmonica Italiana ha presentato al pubblico i frutti di uno studio preciso e serrato: felice l’idea di evidenziare il ruolo dei fiati fin dall’ouverture, e poi nei pezzi d’insieme drammaticamente più importanti. Goldstein si è rivelato molto equilibrato anche nel lasciare ai cantanti il giusto spazio, di volta in volta imponendo il ritmo orchestrale oppure accompagnando i virtuosismi richiesti agli interpreti. (…) Il direttore ha preferito offrire una lettura di tutta evidenza, da cui ogni pagina dell’opera riuscisse perfettamente chiara. Anche nello stacco dei tempi, Goldstein non ha mai ecceduto né in velocità né in lentezza; e si sono ascoltati alcuni momenti di buon brio, indispensabili in qualunque opera buffa."
"Ora, a Como, si è allineata una compagnia giovane di artisti debuttanti di ruolo. Iniziando dal valente e brioso direttore d’orchestra Carlo Goldstein che ha tratto tutto il succo possibile dallo spartito, mantenendo un ottimo ritmo teatrale e rivelandosi un ottimo sostegno per le voci in scena. Voci che si distinguevano tutte chiaramente anche nei momenti di maggior concitazione (…) in ciò coadiuvato anche dall’ottima orchestra dei Pomeriggi Musicali…"
"La bacchetta di Carlo Goldstein, alla testa dell’Orchestra Filarmonica Italiana è ispirata: dirige tutto a memoria, ha il giusto metronomo negli stacchi tra le varie scene, mantiene sempre palpitante e viva l’azione (…) tiene l’assieme con raffinatezza, sottolinea degnamente tutti quegli elementi comici, soavi ed espliciti, presenti nella musica, producendo un contrappunto perfetto al vorticoso palcoscenico…"
"Contribuisce ad un risultato generale di grande godibilità la direzione di Carlo Goldstein alla testa della Orchestra Filarmonica Italiana. Sobrietà di volume e ritmi, scorrevolezza gentile graziosa come si conviene ad un’opera di tale periodo... E finalmente i fiati suonano in tono!"
"Questa produzione si caratterizzava anche per l’eccellente resa musicale, a cominciare dalla prestazione fornita dall’Orchestra Filarmonica Italiana diretta da Carlo Goldstein, che si è prodotta in un’esecuzione puntuale della sinfonia introduttiva, in cui si sono potuti apprezzare l’ottimo suono orchestrale e la precisione nell’intonazione. La scelta dei tempi e delle dinamiche da parte di Goldstein si è rivelata sempre efficace e pertinente ai diversi momenti musicali dell’opera…"
"Per bilanciare siffatta forte impronta era necessario un direttore di altrettanto spiccata personalità. Carlo Goldstein ha condotto l'Orchestra Filarmonica Italiana con polso e limpidi slanci temperamentosi che hanno musicalmente supportato i caratteri decisi tratteggiati in scena. Padrone della buca così come abile nel riprendere le redini di qualche intemperanza sul palco."
"Bravo il direttore Carlo Goldstein …per aver diretto la buona orchestra (un plauso speciale per i fiati) con eleganza, senza strappi eccessivi, con una cura dei dettagli che ha reso giustizia alla raffinatezza della partitura. Un Matrimonio alieno, insomma, da quegli isterismi (nella dinamica e nella scelta dei tempi) che in questo repertorio oggi sono tanto di moda. Tanti, meritati, applausi."